5438
Telecamere stradali: il comune può contrastare gli abusi
(Stefano Manzelli)
I privati non possono installare sistemi di videosorveglianza sulle strade aperte al pubblico transito. Questa prerogativa è infatti riservata ai comuni e alle forze di polizia ma in ogni caso anche il sindaco può inibire l'uso improprio di questi sistemi all'interno del suo territorio comunale. Lo ha evidenziato il Consiglio di stato, sez. V, con la sentenza n. 5438 del 01 giugno 2023. Il primo cittadino di un comune laziale ha ordinato la rimozione dei sistemi di videosorveglianza installati da un soggetto privato all'ingresso e all'uscita di un centro residenziale. Contro questo provvedimento ha proposto ricorso con parziale successo il centro evidenziando che alcune telecamere sono posizionate sul territorio di unaltro comune. E quindi il sindaco del primo municipio non ha alcun potere. Ma al netto di questa considerazione i giudici di palazzo Spada forniscono ulteriori spunti. Sulla natura dell'uso pubblico della strada, a prescindere dalla proprietà della stessa. E sulla capacità del sindaco di ordinare la rimozione degli impianti di videosorveglianza installati abusivamente dai privati. Purché ricadenti effettivamente sul territorio comunale di stretta pertinenza.
IN ALLEGATO la sentenza del Consiglio di Stato.
la sentenza | 141 kB |
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